...e anche il 2013 se ne va

27.12.2013 13:56

Sportivamente parlando, il 2013 si sta piano piano concludendo.

È iniziato presto, ha spinto tanto, ha tirato la volata e ora è in prossimità d'arrivo.

Già perché mai quanto questo anno ho capito quanto la vita e la bicicletta siano tanto similari. In entrambi i casi devi faticare tanto per ottenere ciò che vuoi ma, se ti impegni, se insisti, se non ti arrendi davanti ad eventuali intoppi riesci sempre ad ottenere ciò che vuoi o, per lo meno ad arrivarci vicino.

Così, spinta da tutte le persone splendide che mi circondano, ho iniziato questa avventura sulle due ruote che fino al giugno dell'anno scorso erano delle "grandi sconosciute". Abbiamo iniziato ridendo e scherzando con la Granfondo di Firenze all'inizio di marzo. Del resto il grosso obiettivo era portare a termine la temibile Maratona delle Dolomiti di giugno.

Poi abbiamo tentato la sorte sul medio della Granfondo Matildica, un saliscendi continuo che ci ha dato grosse soddisfazioni: chi se la dimenticherà mai la curva perfetta disegnata da noi quattro? Perché noi viaggiamo sempre in gruppo! I miei splendidi compagni di avventura, sono diventati come un'appendice di me e senza di loro mi sento quasi persa!

Ad aprile, in memoria del prezioso Andrea ho deciso di non correre con voi la Perini per dedicarmi alla staffetta della Maratona di Milano. Ma non mi pento di averlo fatto, dovevo onorare il nostro Biscottino che da gennaio ci (mi) protegge dal cielo.

Poi è arrivata la Granfondo di Sant'Angelo dove, con lo sforzo comune della squadra, la mia GRANDISSIMA squadra, ho portato a casa la maglia di campionessa nazionale Granfondo CASIn. Da li a dieci giorni ho affrontato i temibili passi dolomitici..io che di passi, fino a quel momento ne avevo affrontato uno solo, nel piacentino( santa barbara) riuscendo a portare a termine il medio della Maratona delle Dolomiti.

Poi arriva l'evento fisso di settembre la Scott, che sento quanto la "festa di paese", visto che l'anno scorso la mia avventura è nata proprio lì. E così, un po’ per scherzo un po’ per sfida, decido di rifare il percorso corto puntando a metterci anche solo 1 minuto in meno. Ed invece, sorpresa delle soprese all'arrivo sento che sono la seconda delle donne!

Per non parlare poi di tutte le gare che abbiamo organizzato, gestito, che mi hanno permesso di apprezzare il gruppo che mi circonda. Un gruppo eterogeneo che, nel bene e nel male è riuscito a collaborare trovando un punto di equilibrio invidiabile.

Ovviamente, lungo questo cammino durato 365 giorni, abbiamo trovato qualche mela marcia e qualche ostacolo in più ma grazie alla nostra forte volontà d'animo, non ci siamo arresi dinnanzi a nulla; nemmeno quando gli altri hanno fatto di tutto per ridicolizzarci o diffamarci.

Ora, carichi dell'esperienza sportiva e, soprattutto, umana  acquisita, siamo pronti ad affrontare il nuovo anno più "agguerriti" che mai consapevoli che ci saranno momenti positivi e giornate no, poco importa quando si è tutti insieme.